La mostra esplora le opere delle due artiste argentine residenti a Pietrasanta, il cui lavoro si intreccia profondamente con tematiche universali. Flavia Robalo si immerge nel mondo dei sogni, trasformandoli in opere tangibili attraverso materiali come legno e pietra, senza perdere la loro natura eterea e fluida. Le sue creazioni evocano il mistero e l’immaginazione, permettendo agli spettatori di osservare i sogni come se fossero svegli. Con una poetica vicina a quella di Borges, Robalo apre porte verso un universo onirico e suggestivo, regalando una visione unica che unisce realtà e immaginazione.

Veronica Fonzo, invece, esplora il mito e le radici dell’essere umano. Attraverso le sue sculture, scava nella materia per rivelare il nucleo primordiale che collega il presente al passato arcaico. Le sue opere denudano la figura umana, svelandone la vulnerabilità e la purezza originarie, simili a quelle di un’infanzia dimenticata ma sempre presente. Fonzo utilizza la tecnica scultorea come un viaggio creativo che rievoca emozioni ancestrali, trasformando materiali grezzi in rappresentazioni potenti e intime.

Insieme, le artiste riflettono sulla nostra connessione con la natura e le radici perdute, invitandoci a rallentare e riscoprire ciò che siamo. Un dialogo tra arte e meditazione, questa mostra diventa un viaggio interiore verso la consapevolezza, grazie all’immaginazione di due grandi interpreti del nostro tempo.

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